Qualche giorno fa ci sono stati due tornadi. L'ho saputo dalla televisione. Sono passati praticamente tra Brooklyn e il Queens, esattamente sopra la mia testa. Ma io non mi sono accorto di nulla, d'altra parte vivo in questo basement che oltre a togliermi un bel pò di luce ha il potere di non farmi sentire nessun rumore esterno. A parte gli scoiattoli.
Ce ne sono un paio che si odiano in maniera molto violenta, e che la sera sull'unico albero del piccolo giardino si danno appuntamento per massacrarsi.
Cho messo un bel pò a capire che quel suono che veniva da fuori erano loro che si prendevano a mazzate.
A me gli scoiattoli di Ny fanno paura. Sono enormi, e se li incroci per strada non sono mai loro a dover cambiare direzione. si fermano e ti fissano, finchè tu non ti allontani.
Preferisco il piccolo gatto che viene a trovarmi ogni tanto. Spero che gli scoiattoli non lo ammazzino, è probabile che accada prima o poi.
Northern Boulevard è nel nulla, è una lunga strada che incrocia a un certo punto la Broadway, come quasi tutte le strade di Ny, perchè la Broadway attraversa tutta la città.
Ogni strada è specializzata in qualcosa. C'è quella dove trovi solo scarpe, quella dove trovi solo parrucche ( davvero tante, alcune notevoli) e quella dove trovi solo auto.
Io sono in quella dove trovi solo auto. a noleggio, di seconda mano, nuove.
Ovviamente sono tutte enormi. E poi vendita e montaggio di gomme, aperti 24 h su 24. anche se torni a casa alle 5 loro sono aperti, e cosa più incredibile, c'è sempre qualcuno che sta montando una ruota.
Penso a questo mentre esco dalla metropolitana.
Sono quasi le 6, tira vento e Northern blvd è calma come è giusto che sia la domenica all'alba.
Mentre passo vicino allo store del gommista butto dentro un'occhiata.
E domenica anche per lui. Sta addormentato su una sedia vicino a una pila di gomme, messe tutte ordinate fin quasi sopra al soffitto.
Passo vicino alla concessionaria Honda. Al secondo piano c'è una discoteca sudamericana. Anche per la salsa è il marengue è ormai tardi, non ci sta più nessuno.
Prendo una parallela che mi porta in un angolo di vita sociale. Una lavanderia cinese naturalmente aperta, un rivenditore di T-mobile e una pizzeria al taglio. Decido di entrare nella pizzeria al taglio.
Il posto è piccolissimo, ci sono solo due tavoli, ed è pieno dei sopravvissuti ai balli del locale poco lontano. L'insegna parla di un certo Gino's pizza, ma dietro al bancone non c'è traccia di Gino. Quello che mi serve è un coreano che parla velocissimo, considerato l'orario.
Prendo una pizza al formaggio, l'ideale prima di andare a dormire, e mi siedo nell'unico posto libero. Dopo un pò arriva un tizio che sarà due volte me, la cosa è piuttosto comune da queste parti, e mi chiede se può sedersi. Si chiama Nelson, è un cubano d Los Angeles, c'avrà più o meno la mia età e ha nel piatto una pizza con una quantità incredibile di cose. riesco a distinguere solo alcuni ingredienti: funghi, ricotta, peperoni interi verdi, salame e penso qualche oliva. O almeno spero per lui che siano olive.
Inziamo a parlare, mi chiede di dove sono. Quando dico Italia si illumina in faccia, e subito mi chiede cosa ne penso della pizza. In verità non sono molto soddisfatto, praticamente la tengo inclinata sulla carta alimentare per far scendere tutto l'olio di cui è bella carica.
Gli dico che ne ho mangiate di migliori, anche a Ny, ma considerato l'orario va anche bene.
A questo punto Nelson sente l'urgenza di chiedermi una cosa che mi spiazza.
Mi chiede se la pizza è stata davvero inventata in Italia oppure a new york.
Resto un pò sorpreso, e anche ferito nel mio orgoglio culinario italiano, lo ammetto.
Lo fisso mentre lui mi sorride e addenta la sua pizza farcita.
Gli chiedo perchè dovrebbe essere stata inventata a Ny, e lui mi dà una serie di risposte sorprendenti:
Pizza Hut è americana, a Ny ci sono più pizzerie che McDonalds, la pizza è considerata un piatto nazionale e poi la pizza è stato il primo cibo take a way della città. E piace a tutti, nessuno odia la pizza.
Quasi mi convince, in fondo sarebbe bello fargli credere che la pizza è stata inventata a Ny.
Ma non è così, mi spiace per pizza hut che fa una fantatica controinformazione, pubblicizzandosi come l'original pizza.
Mentre nel mio piatto scivola anche la pseudo mozzarella insieme ai rimasugli di olio, cerco di portarlo sulla buona ragione e gli parlo un pò di Napoli. Gli hanno portato via un sacco di cose a Napoli, non gli si può portare via anche la pizza.
Lui mi guarda convinto, mi dice che sì è probabile, la storia ha un senso.
Allora rilancia che Ny ha inventato la prima pizzeria take away, come quella dove stiamo seduti.
Io sono arrivato alla crosta, che è la parte migliore della mia pizza, e gli dico che si, assolutamente cha ragione. Ny ha inventato i posti come quello dove siamo seduti. Un bel crocevia di persone piuttosto casuali e discorsi random.
Poi ci salutiamo come fossimo grandi amici, e io mi dirigo verso casa.
Sperando che gli scoiattoli dormano ancora.
N.BLVD
03 | 10 | 2010